Migliaia di crani allineati sopra interminabili file d’ossa. Come volumi di una biblioteca, che si snoda lungo corridoi di tufo, nelle viscere di una città che è un brulicante purgatorio d’anime. Le chiamano le pezzentelle, le piccole mendicanti. O, semplicemente, le capuzzelle, cioè le testoline. Ossa affilate, schegge di un passato ignoto rimbalzate nel presente. Il…
Continua