Prendere la metropolitana, affrontare una città afosa, sudata, attraversare le distese d’asfalto della Tuscolana, entrare dentro una Cinecittà deserta, avanzare verso lo studio uno circondato da gatti solitari, infine avanzare nel buio, nella penombra, come nella scatola nera di una mecca catodica, infine eccola la sfinge bionda ed è la prima cosa che noto: manichini neri…
Continua