“Il ministro: siamo in pericolo, scuole chiuse”, “La fila interminabile delle ambulanze”, “Il video ripreso da una finestra”, scorro i titoli delle notizie stamattina e il primo sguardo non fa distinzioni tra il virus e il terrorismo. Ho smesso di chiedermi “dove”, ho smesso di chiedermi “perché”, mi guardo mentre penso “di nuovo?”. Chi c’era…
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