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  • L’effetto che fa

    L’effetto che fa

    Abbiamo sempre troppe aspettative dagli assassini che conquistano notorietà, vorremmo sentire almeno una motivazione più profonda, un movente meno stupido, un alibi decente. E invece eccoli lì, uccidono solo per vedere l’effetto che fa. “Volevamo vedere l’effetto che fa”, frase buona per il titolo e pure per il commento del giorno dopo, ma la cronaca…

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  • Stanno parlando di noi

    Stanno parlando di noi

    Stanno parlando di noi. Stanno parlando di persone, di dolori tenuti sotto le coperte e scommesse sul futuro, stanno parlando di abbracci, di case, di figli, di donne e di uomini come noi, come voi, in fondo perfino come loro. Parlano, parlano, compilano classifiche e polemiche, fanno distinguo, si nascondono dietro emendamenti e sottigliezze, sollevano…

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  • Il giorno di nebbia

    Il giorno di nebbia

    Mi sveglio dentro una nuvola, una nuvola fumosa e impalpabile che avvolge le tangenziali, i pini, le cupole, le torri cilindriche della stazione, i ponti sospesi sul fiume che non si vede più, i palazzoni popolari e quelli dei potenti, i semafori che parlano da soli. È una nuvola con la consistenza e il calore umido…

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  • Il guardiano del Cupolone

    Il guardiano del Cupolone

    Ci sono omini piccoli piccoli chiusi in un cubicolo al centro del mondo, postazioni di lavoro che non sai se invidiare o compatire. Se all’ingresso del paradiso ci fosse davvero San Pietro con le chiavi in mano, marmoreo e severo come quello in cima alla basilica più famosa, pronto a scrutarci in fila coi nostri peccati col cenno di…

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  • Caduti

    Caduti

    In questi momenti, purtroppo, io non saprei né chi pregare né bombardare. Ci si torce le mani, ci si fissa i piedi, ci si appoggia con la schiena alla parete di un posto qualunque dove avremmo potuto essere anche noi. Qui attorno è solamente pioggia e Francia, cantava quello, e ora pure il bombardamento delle vostre…

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  • Memorie urbane

    Memorie urbane

    Decine, centinaia di segni ha la città. Forse saranno uno per ogni giorno dell’anno, potrei affacciarmi a un davanzale diverso ogni mattina, col sole e con la pioggia, col vento e il rumore del mare grosso o con il caldo e lo sbattere delle ciabatte sull’asfalto, e ogni volta constatare il degrado lento dello splendore,…

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