Categoria: Parole
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Il cielo dei potenti
Il cielo dei potenti è un privilegio e una maledizione. Ogni osanna assomiglia a un’adulazione, ogni invettiva ha il retrogusto dell’invidia e le commemorazioni sembrano tutte tagliate su misura per reinventarsi un’innocenza. “Ding dong, the witch is dead, which old witch?” verrebbe da cantare come nel paese di Oz. Non importa, il fantoccio intanto è bruciato, come…
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Il calore della rete
Ogni tanto mi trovo a pensare cosa succederebbe se all’improvviso, da un giorno all’altro, sparissero tutti i social network. Tutta questa gente che danza con le dita sui propri tablet. Che accarezza gli schermi dei propri smartphone, che si addormenta abbracciata ai propri laptop. Tutti questo sciame elettrico di aggiornamenti di status, banalità, confessioni, rilanci di notizie,…
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Retromarce su Roma
Dentro c’è chi ride e chi piange, chi si alza in piedi e chi resta seduto, drappelli di onorevoli passeggiano pallidi e intossicati di potere, il cellulare all’orecchio, inseguiti da sms e rincretiniti dai twitter, hanno le facce di figli ingrati aggrappati alla giacca di un anziano padre, incapaci a tutto ormai. Fuori c’è chi protesta…
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Romanzo Quirinale
Ora che c’è nebbia e nessuno vede più l’orizzonte, il Quirinale rischia di diventare l’ultima trincea. I vecchi poteri si muovono circospetti come ombre cinesi, i nuovi arrivati non trovano le chiavi giuste per aprire la serratura. Oggi mi sono svegliato confuso come un dirigente del Pd nell’era del tripolarismo schizzato, allora ho sognato di ritrovarmi…
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I blog al potere
Forse non ci vorrà molto, e prima o poi si riuscirà a trasformare l’Italia in un blog. Ci saranno banner dappertutto, un post al giorno per inveire contro i nemici del popolo, la possibilita per ciascuno di commentare e una legge che permetta di staccare i cavi della connessione ai nemici del popolo, i ministri votati…
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Ci vuole orecchio
Ci si annoia anche dei terremoti, delle emergenze istituzionali, dei chip sotto pelle, dei nuovi partiti, delle canzoni di stagione, dei due papi uno affianco all’altro, e ora pure dei due governi, uno sopra l’altro. Tutto deperisce alla velocità della luce, come una spigola lasciata sotto al sole, si passa dall’incredibile all’idiota nel giro di un…
