Categoria: Posti
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La grande bruttezza
Tra la bellezza metafisica e la bruttezza fisica si vive nella capitale, sentendosi come facce di ostaggi e di rapiti appesi a turno fuori dalle finestre del Campidoglio, innocue prede di amministratori ora rapaci ora disorientati, consolati dal rossastro delle facciate dei palazzi, quello delle dimore nobiliari in centro come delle edificazioni caltagironiane aggrappate al…
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Scene da un manicomio
Le porte, i cancelli, le recinzioni. Adesso in questa che fino a un quindicina d’anni fa era “la città dei matti” gli unici confini sono quelli dell’abbandono. Palazzi sbarrati, porte murate, finestre cieche, cancelli mangiati dall’erba e dalla ruggine. Lì c’è il cancello d’ingresso. Ogni volta che lo varcavamo, racconta Adriano Pallotta, infermiere in pensione, dovevamo…
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Il blues del gazometro
L’uomo del gas col pizzo grigio, gli occhiali scuri, la giacca rossa, il cappello nero da bluesman tira fuori l’armonica, la poggia sulla bocca e si mette a suonare. Le note fuggono via come gas. Nella pancia di uno dei vecchi gazometri, al posto dell’acqua e dell’aria, c’è un garage. Suono il blues, dice l’uomo del…
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O’ per e o’ muss
Dietro il vetro appannato una cascata gocciolante di acqua bagna i pezzi arricciati di trippa, i frammenti di piedi, le teste mozzate di manzi e maiali. Napoli è un sepolcro fiorito di corone che si chiude sopra di me. Mi perdo nei vicoli, dove uno spumante costa un euro, e al mercato della Pigna Secca, tra capretti…


