Categoria: Parole
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Appocundria state of mind
E mentre le luci sopra il mare si spegnevano una ad una, e il barista serviva l’ultimo caffè e tornavo indietro verso le vie strette che si lasciano alle spalle il vento e il cielo e il respiro e ti proteggono finché non arrivi a casa, e insieme ti imprigionano finché non scappi via di casa,…
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Bicchieri rossi
Ci si saluta sempre, prima che arrivi Natale, con una premura particolare, cercando di mantenere l’impegno a vedersi – “mi raccomando” – prima delle feste, come se dopo fosse troppo tardi, come se questi pochi giorni in cui all’improvviso le luci si accendono e gli impegni, ma solo per un poco, si fermano fossero poi…
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Il contagio delle periferie
La tangenziale è un arcobaleno di cemento. Le automobili la percorrono come dischi nello spazio, in una nuvolosa domenica d’autunno senza partite. Le mura aureliane sono alle nostre spalle, come il centro storico dei turisti e dei souvenir, i cancelli del vecchio scalo merci chiusi e arrugginiti come in un vecchio incubo atomico, ma è solo…
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Gufi e camicie bianche
I gufi sono tutti all’ingresso, effigiati su magliette che presto saranno da collezione, mi dico le compro tra un’ora, ma quando torno già non ci sono più, andate a ruba. È un sabato italiano, un sabato speciale. Le bandiere rosse stanno bene sull’azzurro del cielo e sul marmo della basilica, lì a San Giovanni col grande…
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Il Baronato Quattro Bellezze
Dominot lo ricordava ancora solo chi era capitato qualche sera al “Baronato Quattro Bellezze”, il suo locale, due stanze in un vicolo in faccia a Castel Sant’Angelo. Era il suo piccolo regno, popolato di oggetti bizzarri e bizzarrie viventi, un carillon spiaggiato sulle rive di un’altra epoca, di una dolce vita ormai scomparsa, che continuava ancora…
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Ai bordi di una cartolina
Chissà se qualcuno ancora le spedisce le cartoline. Rettangoli di cartoncino, negli angoli anche più remoti di paesi ansiosi di sentirsi al centro del mondo, ai bordi di giorni vissuti aspettando il futuro, con frecce disegnate col pennarello per dire che io sono lì, forse mi vedi, e se non mi vedi, mi pensi. Scorsi inaspettati oppure prevedibili,…