Categoria: Posti

  • Via Teulada

    Via Teulada

    Passo indenne attraverso i tornelli di via Teulada, dove nessuno riesce mai a infilare per il verso giusto la striscia magnetica dei pass, e il paesaggio che mi si staglia davanti sembra la foto dimostrativa di come doveva essere il servizio pubblico, quando c’erano i morti ora mineralizzati nei quadri all’ingresso. Trovare parcheggio è un’impresa…

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  • La grande bellezza

    La grande bellezza

    C’è nell’aria tutta la pioggia che non ha fatto mai e folate di un freddo inatteso, ma forse questa è l’unica primavera che possiamo permetterci. Oppure siamo noi che tendiamo a drammatizzare gli eventi impersonali, tipo il tempo metereologico, perché abbiamo bisogno di dare un significato personale alle cose, di comprendere gli effetti che hanno sul…

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  • Abiti da lavoro

    Abiti da lavoro

    La classe operaia forse non è andata in paradiso, si è solo ben posizionata nelle viscere di Mas, i vecchi grandi magazzini nel multietnico quartiere romano dell’Esquilino, a due passi dalla stazione. Nel reparto “abiti da lavoro” trovo, a prezzo di saldo, cappelli da cuoco, divise da infermiera coloratissime che i giovani acquirenti modaioli dovrebbero collezionare…

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  • Porta Maggiore

    Porta Maggiore

    Le nostre colonne d’Ercole stanno lì, solitarie nella confusione, come Porta Maggiore in mezzo al traffico, con le sue direzioni di marcia ellittiche, tanto che non riconosci mai qual è la tua esatta corsia, e ignori se davvero sbucherai verso Santa Croce o San Giovanni, la Prenestina o la Casilina, verso il centro o verso la…

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  • La signorina a vapore

    La signorina a vapore

    La signorina la troviamo che già sbuffa mentre ci aspetta. L’hanno fatta uscire apposta per noi, e per ricompensarla ci siamo portati dietro cinque garibaldini con camicia rossa e fucili d’ordinanza, e anche un Garibaldi con un po’ di pancia. Scenette  ad uso televisivo, anche se la signorina non è certo così anziana, e invece…

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  • Il vintage dei poveri

    Il vintage dei poveri

    Quasi inconsapevolmente l’occhio registra la smisurata offerta di immagini che la città produce ogni momento: case, strade, macchine, alberi, vetrine e cemento, e soprattutto la gente, che sembra folla anonima e invece è un fiume che si separa in migliaia di rivoli e si modifica di continuo. E poi le cose, le cose abbandonate a…

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