Blog
-

La Specola
È un posto strano il Museo della Specola, non sembra neanche di stare a Firenze. C’è un senso di vuoto, per esempio, che da le vertigini. Sembra impossibile in questa città non dover fare una fila e non dover sgomitare per vedere qualcosa. In questa città di sommi pittori scultori architetti, chi può trovare il tempo…
-

La fabbrica dei giornali
Andiamo di notte alla vecchia fabbrica dei giornali, in quella terra di promesse non mantenute che è la periferia tiburtina di Roma, lì dove sarebbero dovuti sorgere poli tecnologici, riconversione futuribili di ex industrie, addirittura quella Tiburtina Valley che, si pensava seriamente, dovesse diventare qualche anno fa la Silicon Valley romana, ma adesso l’hanno spostata…
-

Miss Bangla
La sfumatura perfetta del colore dei vestiti, dal rosso fuoco al giallo e viceversa, e dei sorrisi dal più disinvolto al più timido, gli spilloni con sopra scritto il numero a grandi caratteri rossi, la posa del braccio sinistro poggiato al fianco e del braccio destro piegato con la mano verso l’esterno, come nella mossa…
-

Domani alle elezioni
Vorrei entrare domani mattina nel mio seggio senza essere ottimista. Perché non può sentirsi ottimista un adulto che si aggira dentro una scuola elementare, con i disegni delle casette e della pace nel mondo appesi alle pareti, con i banchi accatastati ai lati. I bambini si illudono di inventare il mondo, ma noi, con la…
-

Havana club
Lo vedi queso signore, la pelle scura, il pizzetto bianco, il panama in testa, la giacca blu, le mani rugose. La sedia pieghevole, i colori vivaci di un muro di Trinidad, la porta di una casa in stile coloniale. Cubano perfetto, fotografia impeccabile, sembra uscito dai Buena Vista Social Club, se esistono ancora, chissà. Si…
-

Trasfigurazione d’identità
L’impiegato dello sportello comunale si sporge per guardare meglio: l’altezza, il colore degli occhi e quello dei capelli superstiti, inutile contraddire, distinguere, specificare. Intanto la plastica che foderava la vecchia carta di identità ha assorbito i colori, i tratti somatici, i contorni dell’io di qualche anno fa, come una sindone, una trasfigurazione di me stesso,…
