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  • Seven Up

    Seven Up

    Adesso è un luogo maledetto. Sono i resti di una colonia spaziale abbandonata, un’astronave che una notte d’estate tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta atterrò in mezzo a campagne ancora contadine e non riprese più il volo, è la vita come se la ricordano i morti ritornanti, a metà strada tra Mad…

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  • Una Cambogia

    Una Cambogia

    Attendere il monsone a bordo piscina dell’albergo, assaporando le nuvole sempre più scure, come i vecchi inviati nell’Indocina. Ma questa aria cupa, immobile, mi intimorisce. C’è un’atmosfera di attesa, il cielo che vira verso il grigio, il violaceo, infine quasi il nero. Un crepuscolo fuori orario. Il soffio del vento che scuote le palme. Il…

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  • Ti ricordi Angkor

    Ti ricordi Angkor

    Assolutamente cominciare dalla Cambogia, disse l’amica Eleonora cui si chiedevano consigli per il primo viaggio in Asia, enumerando l’incredibile paesaggio dei templi nella giungla, la devozione al buddhismo intriso di tradizioni animiste, i colori delle campagne ravvivate dalle piogge, l’incredibile gentilezza di un popolo nonostante il passato di tragedie e privazioni, la lentezza, la delicatezza dei modi,…

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  • Bangkok

    Bangkok

    Bangkok mi assale. Sarà lo shock culturale, il caldo da sauna, il jet-lag, l’Asia (devi andarci prima o poi, dicono tutti), sarà che mi avevano detto che sembrava Napoli, e i tassisti se vuoi andare in un posto ti chiedono cosa ci vai a fare e poi dove ti portano lo vogliono decidere loro, saranno…

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  • Il paese della taranta

    Il paese della taranta

    Anche questa terra trema, oscilla, sussulta, a cominciare dal dialetto. “Ci nasce ciucciu nu pote murire cavaddu”, ammonisce un detto: chi nasce asino non può morire cavallo. Una lingue che salta, oscilla, come fosse toccata dal fuoco.  Il Salento, la taranta, la notte. Una notte all’anno accanto alle mura del piccolo paese di Melpignano cresce…

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  • Il paese che non c’è più

    Il paese che non c’è più

    Non ho sentito la scossa. Al risveglio arrivano gli “stai bene” sul telefono e “il mio paese non c’è più” che un sindaco dice alla televisione, negli occhi stropicciati dei giornalisti buttati già dal letto. Primi e semplici cittadini ripetono questa frase, così semplice e così atroce da capire. Come fa un paese a non…

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