Categoria: Italia

  • La Specola

    La Specola

    È un posto strano il Museo della Specola, non sembra neanche di stare a Firenze. C’è un senso di vuoto, per esempio, che da le vertigini. Sembra impossibile in questa città non dover fare una fila e non dover sgomitare per vedere qualcosa. In questa città di sommi pittori scultori architetti, chi può trovare il tempo…

    Leggi tutto

  • Camera con vista

    Camera con vista

    La prima volta che abbiamo visto la sopraelevata che passava giusto in mezzo alle case, le circondava, le sfiorava, mio padre guidava e diceva: «Ma com’è? Tu passi in macchina e vedi quelli che stanno mangiando». Io, come tutti, quel pezzo di tangenziale romana l’avevo visto solo nel film “Il secondo tragico Fantozzi”, quando Paolo…

    Leggi tutto

  • Il bello, il terribile

    Il bello, il terribile

    C’è un Italia fatta di alberi che sta al centro di una distesa incantata e invisibile, chiamata Pian Grande, una prateria di semi ostinatamente piantati e di fiori bellissimi già seccati prima del raccolto, che sta al centro della linea di faglia che continua a far tremare l’Appennino, che sta al centro dell’Italia, che sta…

    Leggi tutto

  • O la va o la spacca

    O la va o la spacca

    O la va o la spacca, a Roma. Perché anche la decadenza ormai è consumata. O la va o la spacca era il motto dei legionari romani che giocavano a dadi. Ed è anche la puntata finale (all in) nel gioco del poker. Sink or swim, annega o nuota dicono gli inglesi. Noi italiani preferiamo “bere…

    Leggi tutto

  • Trionfi e lamenti

    Trionfi e lamenti

    Trionfi e lamenti si accumulano su Roma, sotto le gigantesche figure stampate sul muraglione tra ponte Mazzini e ponte Sisto, affianco a quel Tevere che solo a tuffarsi potrebbe uccidere, oppure trasformarci tutti in supereroi di periferia, che non sanno bene che farci con tutti quei superpoteri (“ma te sei ‘n supereroe, mica poi anna’ a…

    Leggi tutto

  • Il paese della taranta

    Il paese della taranta

    Anche questa terra trema, oscilla, sussulta, a cominciare dal dialetto. “Ci nasce ciucciu nu pote murire cavaddu”, ammonisce un detto: chi nasce asino non può morire cavallo. Una lingue che salta, oscilla, come fosse toccata dal fuoco.  Il Salento, la taranta, la notte. Una notte all’anno accanto alle mura del piccolo paese di Melpignano cresce…

    Leggi tutto